INFORTUNI PER ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI: MANUALE DELL’INAIL CON LE PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO

L’esposizione a sostanze chimiche negli ambienti di lavoro rappresenta un significativo rischio chimico per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Il manuale “Azioni di Primo Soccorso in Caso di Contatto con Agenti Chimici”, pubblicato dall’INAIL, fornisce una guida operativa per la gestione di emergenze legate a infortuni sul lavoro dovuti ad agenti chimici, delineando le procedure essenziali di primo soccorso e le misure di prevenzione necessarie per limitare gli effetti nocivi derivanti dal contatto accidentale con tali sostanze.

TIPOLOGIE DI INFORTUNI DA AGENTI CHIMICI

Gli infortuni da agenti chimici possono causare effetti sulla salute sia locali che sistemici, di natura acuta o cronica, a seconda dell’organo bersaglio, della dose, frequenza, durata e via di esposizione.

Il manuale INAIL “Azioni di Primo Soccorso in Caso di Contatto con Agenti Chimici” evidenzia che gli incidenti chimici possono manifestarsi in diverse forme, tra cui:

• Incidenti con prodotti infiammabili e comburenti, con rischi di incendio, intossicazioni e ustioni estese.
• Esplosione, con conseguenti danni fisici, da contusioni ed ematomi fino al decesso dell’infortunato.
• Intossicazioni acute, causate dall’inalazione, ingestione o contatto cutaneo con sostanze pericolose.

DATI EPIDEMIOLOGICI SUGLI INFORTUNI DA AGENTI CHIMICI

Secondo i dati raccolti dal sistema di sorveglianza Infor.Mo dell’INAIL (2002-2020), gli infortuni da agenti chimici hanno registrato 49 incidenti gravi e mortali. Il settore maggiormente colpito è quello metallurgico (25% degli incidenti totali).

Le principali fonti di infortuni identificati dall’INAIL e riportati nel documento includono:

• Fuoriuscita di gas, fumi, aerosol e liquidi, che rappresentano oltre l’80% degli incidenti analizzati nel database Infor.Mo. Le cause principali sono la mancanza o l’uso scorretto di dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati e/o una ventilazione insufficiente.
• Incendi ed esplosioni, che derivano dall’uso scorretto di sostanze infiammabili non idonei all’attività lavorativa o dalla mancata manutenzione delle attrezzature di sicurezza.

GESTIONE DEL PRIMO SOCCORSO NEGLI INCIDENTI CHIMICI SUL LAVORO CON INTOSSICAZIONE (PACE)

In caso di esposizione accidentale ad agenti chimici e intossicazione, le azioni di primo soccorso è opportuno che seguano il protocollo con l’acronimo PACE CIAO, che si basa su quattro fasi operative essenziali:

1. Proteggere (P): indossare i DPI adeguati per evitare un’ulteriore esposizione di se stessi; delimitare l’area contaminata per prevenire ulteriori esposizioni di altri lavoratori.
2. Allontanare (A): rimuovere l’infortunato dalla fonte di esposizione, se possibile in condizioni di sicurezza.
3. Contattare (C): chiamare il numero di emergenza 112 e i Centri Antiveleni e seguire le indicazioni, attivando le manovre salvavita o porre l’infortunato in posizione laterale di sicurezza.
4. Decontaminare (E): applicare procedure specifiche per la rimozione dell’agente chimico, in base alla via di esposizione.

PROCEDURE DI DECONTAMINAZIONE IN CASO DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE CHIMICHE (CIAO)

Le modalità di decontaminazione variano in base alla via di esposizione e alla tipologia dell’agente chimico coinvolto. Le principali procedure di intervento sono individuate con l’acronimo CIAO:

1. Contatto Cutaneo (C): rimuovere immediatamente gli indumenti e gli accessori indossati; lavare abbondantemente la cute con acqua corrente tiepida e sapone.
2. Ingestione (I): non indurre il vomito, a meno che non sia specificamente raccomandato dai Centri Antiveleni; evitare la somministrazione di cibo, bevande e sostanze neutralizzanti.
3. Inalazione vie aeree (A): trasportare l’infortunato in un’area ben ventilata; somministrare ossigeno ad alti flussi, se disponibile; monitorare la saturazione di ossigeno nel sangue mediante pulsossimetro.
4. Contatto Oculare (O): Irrigare gli occhi con acqua corrente o soluzione fisiologica per almeno 20 minuti.

in base alla tipologia di agente chimico interessato, oltre che a fornire degli esempi delle sostanze, il documento dell’INAIL fornisce dettagliate indicazioni sulle azioni da mettere in atto in caso di esposizione accidentale, suddividendole proprio per via di esposizione.

In base al tipo di agente chimico e alla via di esposizione, l’INAIL raccomanda l’uso di specifici DPI per garantire la protezione dei soccorritori che intervengono per:

• Protezione delle vie respiratorie.
• Protezione oculare.
• Protezione cutanea.

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI

Le misure di prevenzione devono includere:

• la sostituzione di agenti e/o processi pericolosi con altri non pericolosi;
• la progettazione di appropriati processi lavorativi e controlli tecnici per l’utilizzo, la manipolazione, lo stoccaggio, il trasporto, lo smaltimento degli agenti chimici;
• l’uso di attrezzature idonee e manutenzione delle stesse;
• l’adozione di misure organizzative;
• l’uso di sistemi di protezione collettivi alla fonte del rischio e, qualora non si riesca prevenire con altri mezzi l’esposizione, l’uso di DPI;
• la predisposizione di misure per la gestione dell’emergenze;
• la vigilanza sulla reale applicazione delle procedure lavorative adottate;
• la limitazione della presenza di fonti di accensione attraverso specifiche misure procedurali e organizzative;
• l’informazione, formazione e addestramento, per garantire una maggiore consapevolezza sui pericoli delle sostanze utilizzate.

SCARICA LE LINEE GUIDA

Clicca il link di seguito per scaricare le linee guida “Azioni di Primo Soccorso in Caso di Contatto con Agenti Chimici” dell’INAIL

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