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ATTIVITÀ DI VIGILANZA INL 2024: CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO E MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

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L’INL ha pubblicato il “Documento di programmazione della vigilanza per il 2024” che fornisce una dettagliata programmazione dell’attività ispettiva per l’anno 2024, delineata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Esso evidenzia gli sforzi concentrati nel contrasto del lavoro sommerso e nell’assicurazione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ecco una sintesi strutturata del documento…

PRIORITÀ E OBIETTIVI DELL’ATTIVITÀ DI VIGILANZA INL PER IL 2024

L’INL si concentra su due grandi aree: il contrasto al lavoro sommerso e la sicurezza sul lavoro. Gli obiettivi derivano rispettivamente dal Piano Nazionale di contrasto al Sommerso, adottato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con DM n. 221/2022 e aggiornato con DM n. 58/2023 (Piano Nazionale emersione lavoro sommerso 2022-2025) e dalla legge n. 215/2021 di conversione del D.L. n. 146/2021 e dal D.Lgs. 81/08.

Questo implica l’uso intensificato delle risorse per implementare ispezioni e interventi di controllo del territorio, attività possibile grazie all’immissione in servizio di un congruo numero di nuovi ispettori, ordinari e tecnici, per i quali è stato completato il percorso formativo.

Sono previsti n. 101.500 accessi ispettivi totali di cui n. 73.230 di vigilanza ordinaria, compresi n. 36.615 per contrasto al sommerso, e n. 28.270 di vigilanza tecnica.

L’approccio adottato dall’INL è descritto come “Visione Zero“, con l’intento di eliminare la mortalità sul lavoro, migliorando la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e la gestione dei cambiamenti del mondo del lavoro legati alla doppia transizione (green e digitale) e all’invecchiamento della popolazione.

Nel corso del 2024 sarà data attuazione al regime misto di ispezioni con l’individuazione di un campione di n. 3002 aziende che sarà inserito nella programmazione ispettiva.

INIZIATIVE SPECIFICHE E SETTORI DI FOCUS

L’INL punta a raggiungere un numero significativo di accessi ispettivi, con specifici focus per tipo di vigilanza: ordinaria, tecnica e mirata contro il lavoro nero.

Con l’attività di vigilanza di iniziativa l’INL si pone l’obiettivo di contrasto al sommerso, sia per quanto riguarda il “lavoro nero” che il “lavoro grigio”.

Con “lavoro nero” si intende la totale “invisibilità giuridica” del rapporto di lavoro che ricorre quando il datore di lavoro impiega personale alle sue dipendenze in mancanza delle necessarie comunicazioni agli enti preposti, con conseguente mancato versamento della contribuzione previdenziale, assicurativa e fiscale. Si tratta di un fenomeno diffuso in tutta Italia ma con un tasso di irregolarità che varia da regione a regione e anche per tipologia di lavoratori. Dai dati disponibili, infatti, emerge che il “lavoro nero” è più diffuso tra lavoratori con bassa scolarizzazione, giovani, donne e immigrati, perlopiù extra-UE nonché sprovvisti di permesso di soggiorno. I settori nei quali storicamente si annida maggiormente sono: agricoltura e industria agroalimentare, manifatturiero, logistica, aeroportuale, commercio e pubblici esercizi, edilizia.

Il “lavoro grigio” comprende quei rapporti di lavoro che, seppure formalmente regolari, presentano, nel concreto svolgimento, elementi di irregolarità sostanziali. Il fenomeno è particolarmente evidente nei settori della logistica, dell’industria manufatturiera e agroalimentare.

Le azioni di vigilanza sono poi rivolte al contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo, al lavoro non dichiarato, ai distacchi transnazionali non genuini, ai falsi lavoratori autonomi, al ricorso ad agenzie fittizie di somministrazione, alle c.d. letter-box companies.

Saranno svolte verifiche anche sulle nuove tipologie di lavoro quali:

  • lavoro su piattaforme digitali (es. i cosiddetti Rider), per accertare il rispetto delle norme prevenzionistiche relative alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e a contrastare possibili forme di discriminazione connesse al funzionamento degli algoritmi
  • lavoro sportivo, settore oggetto di riordino con la recente riforma dello sport, per il quale verrà ricolta particolare attenzione nell’ambito del dilettantismo che si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo nella forma della collaborazione coordinata e continuativa

Saranno quindi svolte attività di vigilanza per accertare la corretta applicazione della disciplina in materia di pari opportunità e di divieto di discriminazioni di genere sul lavoro, di salvaguardia dei lavoratori più vulnerabili ed il contrasto dei comportamenti discriminatori diretti e indiretti nei luoghi di lavoro. Nell’ambito dell’attività di vigilanza verrà verificato anche l’eventuale possesso della certificazione della parità di genere per la concessione di sgravi contributivi ed altri aiuti di Stato.

Sono previste inoltre iniziative per verificare la mancata applicazione dei CCNL del settore in cui opera l’azienda (cd. dumping contrattuale).

Una parte rilevante dell’attività svolta dall’INL consisterà nella verifica delle richieste di intervento provenienti da lavoratori, rappresentanti sindacali o altri soggetti interessati, che segnalano violazioni in materia di lavoro, legislazione sociale, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e altre irregolarità nello svolgimento di un rapporto di lavoro.

L’ATTIVITÀ DI VIGILANZA TECNICA

La vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro dell’INL si rivolge a tutti i settori produttivi e pone particolare attenzione in merito a:

  • Macchine e attrezzature di lavoro: il loro utilizzo, la loro conformità, i requisiti di sicurezza di cui all’art. 70 del D.Lgs. n. 81/2008 e la formazione per il loro uso.
  • Edilizia: controllo dei profili sia tecnici che amministrativi, con particolare attenzione alle sempre più diffuse forme di esternalizzazione realizzate attraverso il ricorso a catene di appalti e subappalti.
  • Agricoltura: l’utilizzo delle macchine agricole, il rischio da ondate di calore e l’uso dei fitosanitari che potrebbero esporre i lavoratori al rischio chimico.
  • Logistica: la filiera degli appalti e la presenza e gestione dei rischi interferenziali.
  • Settore ferroviario: la regolarità degli appalti e subappalti, il rispetto delle regole tecniche organizzative e di sicurezza per i cantieri di lavoro in presenza di esercizio ferroviario, l’esame delle procedure adottate per la valutazione e gestione delle interferenze e delle modalità di gestione e comunicazione delle interruzioni di esercizio e disalimentazioni
  • Radiazioni ionizzanti: strutture sanitarie complesse e in specifici settori industriali

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