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Linee guida per la gestione dei rischi in modalità smart working e lavori in solitudine
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Le Linee di Indirizzo per la gestione dei rischi in modalità Smart Working, pubblicate dal CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri), ricordano come l’innovazione del mondo del lavoro, soprattutto in ambito commerciale e industriale è prevedibile ed è evidente che si svilupperà con sempre maggiore intensità nei prossimi anni. Non è tuttavia ancora chiaro, in tema di prevenzione, quali siano le conseguenze in materia di rischi per salute e la sicurezza per chi opera in modalità Smart Working. La normativa di riferimento, ad oggi, è la Legge 22 maggio 2017 n. 81 “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato“. In merito allo Smart Working (Lavoro Agile) ,la Legge 81/2017 prevede che sia totalmente a carico del Datore di Lavoro l’obbligo di garantire verso i lavoratori “agili” tutti i requisiti di sicurezza previsti presso le sedi di lavoro aziendali, mentre al contrario tale modalità di lavoro spesso si svolge in luoghi di lavoro e in condizioni non controllabili e non monitorabili dal Datore di Lavoro. Le Linee di Indirizzo redatte dal CNI cercano di fornire maggiore precisione in merito a modalità di lavoro che non sono classificabili propriamente come “Lavoro Agile”, come ad esempio il “lavoro a distanza” ed il “telelavoro”, dei quali viene proposta una definizione. Riportiamo di seguito l’indice del documento: Premessa 1. Termini e definizioni 1.1 Smart working 1.2 Lavoro a distanza 1.3 Coworking 1.4 Telelavoro 1.5 Orario di lavoro 1.6 Lavoro in solitudine 1.7 Differenze e rapporti tra smart working, telelavoro 2. Campo di applicazione 2.1 Quando è applicabile la modalità smart working: alcuni esempi 2.2 Caratteristiche della modalità di lavoro in solitudine ed esempi 2.3 Coworking in relazione a smart working e telelavoro 3. Rischi per la salute e la sicurezza per i lavoratori agili 3.1 Differenze tra lavoratori privati e lavoratori PP.AA 3.2 Valutazione del rischio ai sensi del d.lgs.81/08 3.3 Rischi specifici e relative criticità 3.3.1 Ergonomia 3.3.2 Rischio rumore 3.3.3 Rischio da sostanze 3.3.4 Rischio incendio 3.3.5 Sindrome da visione al computer 3.3.6 Esposizione a campi elettromagnetici 3.3.7 Microclima 3.3.8 Boundary tra postazione e abitazione 3.4 Rischi psicosociali e stress lavoro-correlato, web policy e web-etiquette 3.5 Gestione ambientale e smaltimento RAEE e/o dei componenti più critici (es. batterie) 3.6 Sicurezza delle informazioni 4. Strumentazione e caratteristiche luogo di lavoro per smart working 4.1 Strumentazioni ed applicativi 4.2 Caratteristiche minime delle postazioni 4.3 Illuminazione naturale ed artificiale 4.4 Ubicazione e relativa copertura informatica 5. Criticità della gestione delle emergenze 6. Legge 81/2017 “lavoro agile” e proposte di integrazioni e/o modifiche 6.1 Potere di direzione e controllo – vincoli e limiti 6.2 Comportamenti attesi del lavoratore 6.3 Aspetti di difficile applicazione: la verifica posti di lavoro a domicilio 6.4 Tutela del lavoratore 6.5 Contenuti minimi degli accordi in materia di tutela, sicurezza e salute 6.6 Aspetti di formazione ed informazione del lavoratore 7. Conclusioni e obiettivi del documento ALLEGATI 1- Riferimenti normativi e bibliografia PER APPROFONDIRE… Vega Formazione, Ente accreditato dalla Regione Veneto, propone il Corso E-Learning Formazione sulla Salute e Sicurezza del Lavoratore in SmartWorking (Lavoro agile) |
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