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Linee guida gli infortuni sul lavoro in orario notturno in Italia

Il ricorso al lavoro notturno risponde a bisogni sociali ed essenziali, garantendo servizi primari cruciali. Tra questi, la salute è assicurata attraverso la sanità e i servizi assistenziali, mentre la sicurezza è mantenuta grazie alle forze dell’ordine e alla vigilanza. Inoltre, il trasferimento e il reperimento di beni di base sono garantiti tramite il trasporto.

Negli anni, accanto a queste esigenze sociali, si sono aggiunte altre motivazioni di natura strettamente economica. I processi industriali a ciclo continuo richiedono un’attività ininterrotta per massimizzare l’uso dei macchinari. Questi dispositivi non possono restare fermi poiché il loro riavvio comporterebbe una perdita di tempo e materiali, oltre a costi elevati che necessitano di essere ammortizzati tramite un utilizzo costante.

Questa estensione del tempo di lavoro alle 24 ore ha inevitabilmente effetti sulla salute e sull’integrità psico-fisica dei lavoratori. Il lavoro notturno può infatti alterare i ritmi circadiani, influendo negativamente sul benessere generale e aumentando il rischio di sviluppare patologie croniche come disturbi del sonno, problemi cardiovascolari e stress.

In via generale, il lavoratore notturno è definito come colui che svolge normalmente almeno tre ore del suo turno di lavoro durante il periodo notturno. Questo intervallo di tempo è di almeno sette ore e comprende la fascia oraria che va dalla mezzanotte alle 5 del mattino. Tuttavia, le definizioni possono variare in base ai contratti collettivi, che stabiliscono le ore minime giornaliere e le giornate annue di lavoro notturno.

In assenza di una regolamentazione collettiva specifica, si considera lavoro notturno quello svolto per almeno tre ore durante il periodo notturno e per un minimo di 80 giorni all’anno. Nel caso di lavoro part-time, questo requisito viene proporzionalmente ridotto.

È importante sottolineare che il lavoro notturno richiede misure di tutela specifiche per proteggere i lavoratori dagli effetti negativi associati. Queste misure includono

monitoraggi medici regolari, pause adeguate, e condizioni di lavoro che minimizzino lo stress e l’affaticamento. Inoltre, i lavoratori notturni devono essere informati sui rischi associati al loro lavoro e sulle strategie per gestire efficacemente la loro salute e sicurezza.

In sintesi, il lavoro notturno è essenziale per il funzionamento continuo di vari servizi e processi industriali, ma richiede una gestione attenta e misure di protezione per garantire il benessere dei lavoratori coinvolti.

Di seguito si riporta l’indice del documento:

1. Introduzione
2. La normativa di riferimento
3. I dati dei lavoratori notturni
4. Gli infortuni sul lavoro denunciati nel periodo 2018-2022
5. Gli infortuni sul lavoro definiti positivi nel periodo 2018-2022
6. Considerazioni conclusive
Riferimenti bibliografici e normativi
Sitografia

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