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PROROGA RENTRI: AGGIORNAMENTI NORMATIVI E SCENARI OPERATIVI

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Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI), istituito con l’obiettivo di digitalizzare e ottimizzare la gestione dei rifiuti in Italia, è al centro di recenti aggiornamenti normativi, nello specifico è stata pubblicata una nuova proroga del RENTRI. La Legge 21 febbraio 2025, n. 15, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24/02/2025, di conversione del Decreto Milleproroghe, rinvia al 14 aprile 2025 il termine per l’iscrizione al RENTRI. Vediamo quali sono le indicazioni.

IL DECRETO MILLEPROROGHE: COS’È E COME FUNZIONA?

Il Decreto Milleproroghe è un provvedimento legislativo che viene approvato annualmente dal Governo per posticipare o modificare le scadenze di numerose disposizioni normative in diversi ambiti, tra cui ambiente, economia, lavoro e pubblica amministrazione. Viene solitamente emanato alla fine dell’anno precedente, per poi essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni.

L’obiettivo principale del decreto è quello di:

  • Evitare vuoti normativi, concedendo più tempo per l’adeguamento a nuove disposizioni.
  • Consentire una transizione graduale alle aziende e agli enti coinvolti in riforme complesse.
  • Adeguare le tempistiche di attuazione delle normative a fronte di difficoltà operative.

Il Decreto Milleproroghe 2025, contenuto nel D.L. 27 dicembre 2024, n. 202 e modificato in sede di conversione, ha introdotto modifiche su diverse scadenze, tra cui quelle relative alla tracciabilità dei rifiuti attraverso il RENTRI.

LA PROROGA RENTRI NEL DECRETO MILLEPROROGHE 2025

Il RENTRI è stato introdotto dall’articolo 188-bis del D.Lgs. 152/2006, con un regolamento attuativo specificato nel D.M. 59/2023. Il sistema è stato concepito per sostituire integralmente i tradizionali strumenti cartacei di tracciabilità, come registri di carico e scarico e formulari, con una piattaforma digitale integrata per la trasmissione dei dati.

Nel contesto delle modifiche normative introdotte dal Decreto Milleproroghe 2025 (Decreto-Legge 27 dicembre 2024, n. 202), modificato in sede di conversione dalla Legge 21 febbraio 2025, n. 15, all’articolo 11, comma 2-bis, si estende il termine previsto per l’operatività del sistema. In particolare, il termine di 60 giorni stabilito per l’avvio delle iscrizioni obbligatorie al RENTRI è stato incrementato a 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto​.

La Legge 21 febbraio 2025, n. 15 di conversione del Milleproroghe modifica i termini di attuazione del RENTRI per enti e imprese che dovevano iscriversi entro il 13/02/2025. Infatti, l’Articolo 11, comma 2-bis del decreto stabilisce che:

“[…] il termine di sessanta giorni previsto dall’articolo 13, comma 1, lettera a), del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 4 aprile 2023, n. 59, è aumentato a centoventi giorni.”

Questa modifica riguarda il tempo a disposizione per l’iscrizione obbligatoria al RENTRI, che viene raddoppiato (da 60 a 120 giorni) le aziende del primo scaglione vedrebbero quindi spostare la data dal 13 febbraio al 14 aprile. Tuttavia, non vi è stata una proroga generale dell’obbligo di adesione o dell’intero sistema.

PROROGA E SCENARI APPLICATIVI

La Legge 21 febbraio 2025, n. 15 non ha introdotto una proroga generalizzata dell’obbligo di adesione al RENTRI, bensì una modifica puntuale dei tempi di attuazione. La richiesta di un differimento più ampio era stata avanzata da diverse associazioni di categoria per consentire un’adeguata transizione verso il nuovo sistema​.

Ma di fatto sarebbe prorogata al 14/4/25 la scadenza per le imprese che dovevano iscriversi entro il 13/2/25.

Tuttavia, affinché la proroga di 60 giorni diventi effettiva, sarà necessaria non solo la pubblicazione della legge di conversione del D.L. Milleproroghe (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24/02/2025), ma anche l’emanazione del decreto ministeriale da parte del MASE che definirà i nuovi termini entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione (entrata in vigore il 25/02/2025).

Qualora la proroga venga confermata dal decreto del MASE, l’uso dei “vecchi” modelli di formulario e di registro di carico scarico potrebbe proseguire fino alla nuova data di scadenza. Tuttavia, fino a quando non vi sarà certezza normativa, le aziende devono continuare a rispettare le tempistiche attuali per non incorrere in sanzioni.

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