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MORTI SUL LAVORO IN ITALIA DA GENNAIO A SETTEMBRE 2024: LE VITTIME SONO 776 (CRESCIUTE DEL +2,0% RISPETTO AL 2023)

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Tra gennaio e settembre 2024, l’INAIL ha registrato 776 incidenti mortali sul lavoro, di cui 567 in occasione di lavoro e 209 durante il tragitto casa-lavoro (in itinere): rispetto allo stesso periodo del 2023, si sono registrati in totale 15 decessi in più con un aumento del 2,0%. Se si considerano solo i decessi avvenuti in occasione di lavoro, invece, si registra una diminuzione a settembre 2024 del 4,4%, con il numero di vittime che è passato da 593 a 567 rispetto all’anno precedente.

Vediamo di seguito le elaborazioni statistiche dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering, utilizzando i dati infortunistici forniti dall’INAIL

MORTI SUL LAVORO IN AUMENTO RISPETTO AL 2023

In questi nove mesi del 2024, in Italia si sono registrate 776 vittime sul lavoro, di cui 567 in occasione di lavoro e 209 durante il tragitto casa-lavoro, con una media di 86 decessi mensili.

Rispetto allo stesso periodo del 2023, il totale delle vittime è aumentato di 15 unità (da 761 a 776), pari a un incremento del 2,0%. L’aumento più significativo riguarda i decessi in itinere, passati da 168 a 209 con un incremento del 24,4%. Sono invece diminuiti i decessi in occasione di lavoro passati da 593 a 567 (registrando una diminuzione del 4,4%).

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI REGIONE PER REGIONE

In termini assoluti, la Lombardia guida tristemente la classifica per numero di vittime in occasione di lavoro con 102 casi. Seguono: Lazio (56), Emilia-Romagna (55), Campania (47), Sicilia (46), Veneto (36), Piemonte e Puglia (35), Toscana (30), Trentino-Alto Adige (19), Calabria e Sardegna (16), Umbria (14), Abruzzo e Liguria (13), Friuli-Venezia Giulia (11), Marche e Basilicata (8), Valle d’Aosta (4) e Molise (3).

L’INDICE DI INCIDENZA E LA ZONIZZAZIONE A COLORI DELL’ITALIA

L’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega confronta il numero di vittime con la popolazione lavorativa di ciascuna regione, consentendo un’analisi comparativa del fenomeno degli infortuni. Le regioni vengono classificate in base al rischio infortunistico con la seguente scala cromatica:

  • Bianco: incidenza infortunistica inferiore al 75% della media nazionale
  • Giallo: incidenza compresa tra il 75% e il 100% della media nazionale
  • Arancione: incidenza tra il 100% e il 125% della media nazionale
  • Rosso: incidenza superiore al 125% della media nazionale

Nei primi nove mesi del 2024 le regioni in zona rossa, con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (indice medio nazionale di 24,0 morti per milione di lavoratori), sono: Valle d’Aosta, Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige e Sicilia. In zona arancione si trovano: Calabria, Molise, Campania, Sardegna, Emilia-Romagna, Puglia e Abruzzo. In zona gialla: Lazio, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte e Toscana. Infine in zona bianca: Veneto e Marche.

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI PER SETTORE ECONOMICO

A fine settembre 2024, il settore delle Costruzioni rimane il più colpito con 106 decessi durante l’attività lavorativa. A seguire sono presenti le Attività Manifatturiere (71), i Trasporti e Magazzinaggio (66) e il Commercio (39).

Le denunce totali sono ancora maggiormente concentrate nelle Attività Manifatturiere (52.944), seguite da: Costruzioni (27.403), Sanità (26.915), Trasporto e Magazzinaggio (25.285) e Commercio (24.470).

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI PER: GENERE, NAZIONALITÀ ED ETÀ

Al 30 settembre 2024, le denunce di infortunio per le lavoratrici sono state 152.435, quelle dei colleghi uomini 280.567.

Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (esclusi gli infortuni in itinere) sono state 361.804 a fine settembre 2024: 118.692 riguardano le donne e il restante 243.112 uomini. Tra queste denunce, 285.659 coinvolgono lavoratori italiani e 76.145 stranieri.

Anche a settembre 2024, la fascia d’età più colpita dagli infortuni (quella tra i 45 e i 54 anni) ha registrato 97.111denunce, pari al 22,4% del totale.

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (199 su un totale di 567).

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro da gennaio a settembre 2024 sono 132, con un rischio di morte quasi triplo rispetto agli italiani (55,6 morti ogni milione di occupati contro i 20,5 degli italiani), mentre 39 sono deceduti in itinere.

Le donne decedute in occasione di lavoro da gennaio a fine settembre 2024 sono 38, mentre 25 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.

Il martedì si conferma il giorno con il maggior numero di infortuni mortali, rappresentando il 19,9% dei casi nei primi nove mesi del 2024.

CONSULTA TUTTE LE STATISTICHE SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO

Per consultare tutti i dati sugli infortuni aggiornati al 30/09/2024 e per scaricare gratuitamente tutti i report sugli infortuni sul lavoro elaborati dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega, CLICCA QUI!

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