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Le fibre artificiali organiche utilizzate come sostitutive dell’amianto

L’amianto, grazie alle sue straor­dinarie caratteristiche tecniche, è stato ampiamente utilizzato nel campo dell’edilizia e nelle applicazioni industriali. Il suo maggiore impiego a livello mon­diale è stato in combinazione con il cemento, per la realizzazione di condutture, la­stre piane e corrugate. Inoltre è stato utilizzato per la realizzazione di prodotti vinilici per la pavimentazione, prodotti isolanti per le condutture e le caldaie, feltri per la costruzione di tetti, tessuti speciali, materiali di attri­to, prodotti antincendio spruzzati ed isolanti elettrici. Tuttavia, l’amianto è stato classificato dalla Internatio­nal agency for research on cancer (Iarc) come cancero­geno certo per l’uomo, Gruppo 1.

Gli studi epidemiologici relativi agli effetti nocivi dell’a­mianto sull’uomo hanno evidenziato infatti, una corre­lazione tra esposizione e insorgenza di patologie asbe­sto relate. È noto che l’esposizione a fibre di amianto provoca a distanza di decenni mesotelioma e malattie respiratorie quali asbestosi e cancro al polmone. Per tali motivi la produzione, l’importazione, il commercio, l’utilizzazione di materiali contenenti amianto e l’estra­zione dell’amianto stesso sono stati vietati in Italia con la legge n. 257 del 1992.

Il divieto di utilizzare tale minerale ha generato la ne­cessità di ricercare materiali fibrosi sostitutivi da im­piegare nei diversi settori industriali con simili qualità tecnologiche, bassi costi e che non fossero pericolosi per la salute dell’uomo.

Tra i materiali sostitutivi dell’amianto, oltre alle note fi­bre artificiali vetrose (FAV), alcune tipologie di fibre ap­partenenti alla classe delle artificiali organiche (MMOF, man-made organic fibers) trovano interessanti applica­zioni dal punto di vista industriale. A differenza delle FAV, utilizzate soprattutto come isolanti termici ed acustici, le fibre aramidiche (appartenenti alle MMOF) si caratteriz­zano per l’alto modulo elastico e per l’elevata resistenza alla trazione trovando applicazione nello sviluppo di tes­suti tecnici con proprietà innovative. L’inail ha pubblicato un documento dove vengono approfonditi gli effetti sulla salute di tali fibre.

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