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Linee guida criteri di indirizzo per la gestione del rischio biologico in una lavanderia industriale

Il settore delle lavanderie industriali per vastità e diversificazione delle attività lavorative può essere considerato un sistema complesso da non sottovalutare in un approccio di gestione dei rischi. I tessuti soggetti al trattamento, infatti, vengono ogni giorno a contatto con milioni di persone.

Al riguardo è utile osservare che, mentre fino a qualche tempo fa l’orientamento predominante in questo settore era quello di restituire prodotti che rispondessero a requisiti igienici tali da soddisfare la sensazione del pulito riscontrabile attraverso i sensi, oggi si richiede che il servizio assicuri al cliente la consegna di un prodotto che non costituisca fattore di Rischio Biologico.   L’attività che ruota attorno al lavoro svolto presso le lavanderie industriali, le problematiche ad esso connesse, i limiti degli impianti e delle tecnologie impiegate, che fino ad oggi non hanno beneficiato di sufficiente attenzione, meritano, invece, di essere sottoposti ad una più accurata analisi, soprattutto considerando che questo tipo di servizi sta attraversando una fase di espansione di notevole interesse.

Per questi motivi, è necessario definire accurate prescrizioni tecniche e regole di comportamento, nel rispetto delle vigenti norme di legge, che possano garantire il raggiungimento di un sufficiente livello delle pratiche igieniche adottate, finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo di abbattere la contaminazione dei capi ed evitare la successiva ricontaminazione degli stessi e, nello stesso tempo, proteggere il lavoratore.
Si riporta sinteticamente l’indice del documento:

– INTRODUZIONE
BIOCONTAMINAZIONE IN LAVANDERIA
– NORMA TECNICA UNI EN 14065:2004 PER LA BIOCONTAMINAZIONE NEL SETTORE DELLE LAVANDERIE INDUSTRIALI
– CICLO LAVORATIVO E ASPETTI SIGNIFICATIVI
– GESTIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO E D.Lgs. 81/08

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